In un mondo pervaso dall’egoismo, in cui prevalgono competitività e sentimenti negativi, la gara di solidarietà messa in campo dai cittadini di San Paolo di Civitate per Pierpaolo Piras mi riporta a narrazioni passate quasi cancellate dalla mediocrità contemporanea. In un clima sociale che a volte può sembrare asfissiante e che spesso intasa i rapporti sociali, la sobrietà e la generosità dimostrate dai miei concittadini nel raccogliere i fondi necessari per permettere a Pierpaolo di curare la sua grave malattia fa di San Paolo di Civitate un posto inclusivo e cortese, che crede nella comunità come luogo di legami. E questo slancio sociale mi offre l’occasione  di condividere con voi una breve, ma sentita, riflessione sull’argomento e di unirmi, inoltre, alla campagna di raccolta fondi messa in atto dalla cittadinanza e dall’Associazione culturale DeSaLeo.
La solidarietà è un valore fondante della società, senza il quale non si può parlare di democrazia. Solo attraverso essa, in quanto portatrice di valori a lei prossimi come fraternità, uguaglianza e libertà, siamo in grado di offrire una visione positiva del mondo, perché essere solidali aiuta a sentirci parte di qualcosa, a non sentirci figli unici, ma sempre prossimi di qualcuno.
Sono convinta che solo gli sciocchi possano pensare che vivere in un mondo individualistico sia il migliore dei mondi possibili. Vivere, invece, adottando un principio volto a unire fa di ognuno di noi una persona migliore, permettendo di crescere socialmente attraverso la costruzione di legami sociali. Vivere la vita in modo solidale, inoltre, è un tassello importante dell’economia emozionale perché concorre alla formazione di un modello sociale inclusivo e sostenibile.

A tale proposito vorrei citare il libro Solidarietà, un’utopia necessaria (Laterza 2014) scritto da Stefano Rodotà. Un libro illuminante che mi ha fatto capire che parlare di solidarietà oggi vuol dire interrogarsi anche sul futuro della democrazia, sulla spaventosa crescita delle diseguaglianze, sul pericolo dei localismi e nazionalismi. Per Rodotà questo valore non si esaurisce nella sfera privata, ma guida l’azione politica, diventando quindi un criterio di valutazione dei comportamenti e un riferimento giuridico obbligante. Con il passare degli anni si è finito per confonderla con la beneficenza e l’assistenzialismo, ma la solidarietà, puntualizza l’autore, è un movimento che mantiene l’orizzonte aperto oltre le miserie del presente. Tutti noi sappiamo che essa è un principio fondativo dell’assetto democratico menzionato in molte costituzioni, sollecitato come regola nei rapporti sociali, persino ratificato nel trattato europeo di Lisbona. Eppure, a volte, qualcuno vorrebbe dimenticarlo o farlo dimenticare. Ho come l’impressione che una parte della società politica attuale soffra di un disturbo bipolare, da una parte la abiura, dall’altra la propugna come segno di una svolta nel tentativo di aumentare il consenso elettorale.
Ma quando la solidarietà trova esempi concreti essa si presenta come esplosione di pura bellezza e in questo San Paolo di Civitate si dimostra un paese davvero “esplosivo”. In questi tempi difficili è stato capace di sviluppare una vis sociale feconda in grado di produrre l’antidoto idoneo a neutralizzare l’azione velenosa di una realtà rassegnata che non dà spazio a speranze, aumentando il rischio di minare i diritti conquistati. Una comunità pronta a dare, donare e ascoltare, fatta di donne e uomini generosi che hanno spalancato le braccia per accogliere Pierpaolo e la sua famiglia e unirsi empaticamente al suo difficile momento esistenziale.

E per concludere vorrei dedicare a Pierpaolo e alla sua famiglia una poesia di Emily Dickinson, sperando che la bellezza del verso poetico possa regalare loro un piccolo momento di gioia:

Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi,
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena,
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido,
non avrò vissuto invano.

Auguro a tutti voi buone feste natalizie nel segno del calore familiare e della solidarietà sociale. Vi aspetto al prossimo caffè!

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